Alessandro Marchetti. La visione, la forma
Palazzo Viani Dugnani via Ruga 44 - Casa Ceretti via Roma 42
La mostra La visione, la forma, a cura di Giulia Grassi, ospitata al Museo del Paesaggio per la sezione scultorea e a Casa Ceretti per quella pittorica, nasce con l’intento di ricordare Alessandro Marchetti a un anno dalla sua scomparsa. L’esposizione rende omaggio a un artista che ha trasformato la propria vita in un dialogo costante tra la parola e il silenzio, tra la scena e l’immagine, lasciando in eredità un’energia luminosa che ancora attraversa la sua opera.
Nel suo percorso di artista e uomo di teatro, Marchetti ha sempre concepito la forma come un atto di regia. Attore e regista per vocazione, ha portato nella pittura e nella scultura la sapienza del gesto scenico, la consapevolezza dello spazio e del tempo come elementi di narrazione. La sua partecipazione emotiva e intellettuale al mondo si riflette in ogni gesto visivo, in cui permane la tensione del corpo vivo. Anche il suo dialogo con la storia dell’arte emerge costantemente: la luce come dramma, il colore come voce dell’anima, l’ombra come respiro del mistero.
La sezione scultorea – Museo del Paesaggio
Al Museo del Paesaggio sono esposte sculture in bronzo, terracotta e gesso, affiancate dai bozzetti che ne documentano la genesi. Accanto a esse trovano posto disegni di regia per spettacoli che spaziano dalla Commedia dell’Arte alla drammaturgia moderna, insieme ai progetti dei costumi.
In questi materiali si riconosce la coerenza di un linguaggio che rimane sempre teatrale: ogni tratto è gesto scenico, ogni linea custodisce un ritmo. Le sculture rappresentano il cuore più intimo della sua poetica. Nella materia modellata si avverte la vibrazione del gesto, la memoria di una mano che non imita ma evoca.
La tecnica della cera persa, da lui prediletta, diventa metafora della sua visione: un sacrificio di forma per generare una nuova presenza, una metamorfosi della materia in spirito. Ogni scultura è un atto di fiducia nella continuità del gesto artistico.
La sezione pittorica – Casa Ceretti
A Casa Ceretti, la sezione pittorica rivela la parte più luminosa e visionaria del suo percorso. Le tele e le opere digitali possiedono il respiro della rappresentazione teatrale: la composizione richiama l’impianto scenico, i colori sembrano voci che si muovono nel silenzio.
Negli ultimi anni, la pittura digitale ha rappresentato per Marchetti uno spazio di rinnovata libertà creativa. I suoi mondi abitati da cavalli, arlecchini e manichini si estendono in ambienti sospesi e metafisici, dove il tempo si dilata e la memoria diventa luce. Per l’artista, il digitale è stato un prolungamento naturale del segno, una nuova possibilità della pittura.
Alessandro Marchetti – attore, regista, scenografo, pittore-scultore.
Nasce a Gorizia nel 1930. Figlio d’arte recita con la compagnia teatrale di famiglia dalla quale si stacca per entrare nel 1963 a Roma nella compagnia di Cesco Baseggio dove incontra la neodiplomata all’Accademia d’Arte Drammatica Luisella Sala, attrice drammaturga-scrittrice, che sposa e con la quale forma a Milano la compagnia Teatro 7. Ha collaborato come regista e scenografo con altre compagnie e teatri europei, Sue regie sono viste in Europa, nelle Americhe, Australia, Giappone, Africa, Medio Oriente, Russia. E’ co-autore deli libro “Arlecchino & Co.”- ediz. Klett & Balmer.
Affianca da sempre il lavoro teatrale con quello della scenografia, pittura e scultura che considera la sua seconda natura artistica. Ha esposto in diverse gallerie e spazi d’arte. Nel libro di Luisella Sala “Al di là del sipario” ed. Tararà racconta le sue varie esperienze di vita e artistiche.


