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Giuseppe Verdi

Nelle collezioni del Museo e nella memoria della città


DAL
14/09/2013
AL
29/08/2014

La mostra nata grazie alla preziosa collaborazione dell’Archivio di Stato di Verbania si è ben delineata quando, durante le ricerche su una delle opere presenti al Museo, in un fondo dell’Archivio si è trovata una busta contenente documenti e tracce del 27 gennaio del 1901, quando Verdi morì nel suo appartamento al Grand Hotel De Milan, a pochi passi dalla Scala.

In tutta Italia la notizia portò cordoglio e le città fecero a gara per tributargli omaggi. Anche Intra e Pallanza non furono da meno e per più di due mesi si susseguirono concerti, rappresentazioni teatrali e pubbliche conferenze. Grazie alla gentile concessione dell’Archivio i documenti originari di quel concitato e fecondo momento (appunti, lettere, locandine…) sono stati esposti, accanto a una raccolta di articoli usciti sui giornali intressi del tempo (“La Voce” e “La Vedetta”) e a una selezione di opere di Paul Troubetzkoy (1866-1938), tutte strettamente legate alla figura di Verdi: il ritratto di Caruso e quello di Fëdor Ivanovi? Šaljapin, due grandi interpreti verdiani; due ritratti di D’Annunzio, amico del maestro e altri personaggi che oltre a essere riferibili in vari modi a Verdi sono però tutti ricongiungibili a Intra e a Pallanza.

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