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LO SGUARDO LUCENTE. GLI EVENTI




venerdì 28 febbraio 2025
18.00
venerdì 28 marzo 2025
18.00
venerdì 11 aprile
18.00
segreteria@museodelpaesaggio.it



Venerdì 28 febbraio alle ore 18.00 il primo incontro dal titolo “Paesaggi Mediali ai tempi dell’Intelligenza Artificiale” con Davide Maria Coltro in dialogo con Chiara Canali, critica d’arte, giornalista, curatrice nel 2024 della mostra “L’opera d’arte nell’epoca dell’Intelligenza Artificiale” e autrice dell’omonimo libro. 

La mostra di Coltro a Verbania propone anche nuovi lavori realizzati appositamente per la mostra al Museo del Paesaggio. Per generare questi flussi mediali l’artista ha creato paesaggi come teatri di eventi naturali estremi, utilizzando nel processo di pittura elettronica anche l’intelligenza artificiale. Questi quadri mediali diventano l’occasione per approfondire con la critica d’arte una tematica di grande attualità. Chiara Canali lo scorso anno a Parma ha curato la prima collettiva di artisti italiani con pionieri dell’AI Art e sperimentatori di nuova generazione. Tra gli artisti coinvolti, Davide Maria Coltro.

Ideatrice e promotrice di eventi e iniziative dedicate alle nuove tendenze dell’arte contemporanea, Chiara Canali dall’inizio della sua attività professionale ad oggi ha ricoperto incarichi di direzione e coordinamento, maturando una notevole esperienza nella ideazione e curatela di mostre e manifestazioni a carattere pubblico e istituzionale, collaborando con musei, comuni, fondazioni, istituzioni pubbliche, enti privati. Nel suo percorso critico ha dedicato particolare attenzione ai nuovi linguaggi e ai nuovi media dell’arte, alla fotografia e alle tecnologie digitali ed interattive. In questi ultimi anni si è occupata di ricerche su Street Art, l’Urban Art e l’arte di strada, con l’ideazione di progetti di riqualificazione e rigenerazione urbana.

Venerdì 28 marzo alle ore 18.00 ci sarà il secondo evento collaterale alla mostra “Lo sguardo lucente. Paesaggi mediali ai tempi dell’AI” di Davide Maria Coltro dal titolo “Diapason. Su vedere, ascoltare, pensare”. Un talk nel quale si parlerà di accelerazione del mondo moderno, della necessità di mettersi in empatia, in risonanza con le cose, del tempo rallentato rappresentato nelle opere di Davide Maria Coltro. In dialogo con l’artista ci sarà il filosofo Raffaele Ariano.

Raffaele Ariano è ricercatore presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, dove insegna Storia della filosofia contemporanea. I suoi interessi toccano i campi
della filosofia della cultura, dell’estetica del film e della teoria letteraria.
La partenza del talk sarà dagli assunti teorici del filosofo tedesco Hartmut Rosa e dai processi di accelerazione della nostra epoca che minano l’eticità della società, da
affrontare attraverso la risonanza: meno aggressività e più empatia con il mondo che ci circonda.
Le opere mediali di Davide Maria Coltro sono un invito ad un tempo lento, più umano. Il titolo di un’opera mediale dell’artista realizzata qualche anno fa era proprio “Diapason”: attraverso l’astrazione Coltro proponeva l’eliminazione di ogni elemento semantico e figurativo con l’obiettivo di giungere ad una risonanza immediata con lo spettatore, “Diapason” diventava l’occasione per prendere del tempo con sé stessi.

Venerdì 11 aprile alle ore 18.00 presso la sala conferenze di Palazzo Viani Dugnani (via Ruga 44, Verbania), si terrà il terzo talk legato alla mostra “Lo sguardo lucente. Paesaggi mediali ai tempi dell’AI” di Davide Maria Coltro, curata da Elena Pontiggia. L’incontro, aperto a tutti, punterà i riflettori sull’archiviazione di opere digitali, come i Quadri Mediali di Davide Maria Coltro. Si parlerà di traccia e di conservazione dell’arte contemporanea. Se fino a qualche decennio fa si poteva contare su tela, carta, su marmo o altri materiali plasmati, su documenti e immagini, oggi tutto si fa più immateriale, con Coltro parliamo ad esempio di flussi mediali. Allora come cambia lo scenario e come cambia l’approccio degli addetti ai lavori? Su questo e su altri quesiti di grande attualità si confronteranno l’artista e Daniele Gigli.

Daniele Gigli, nato a Torino nel 1978, è scrittore, ricercatore indipendente, archivista documentalista. E’ studioso di T.S. Eliot. Tra i suoi lavori di poesia, Fuoco unanime (2015) e Di odore e di generazione (2019). Collabora con il mensile Studi cattolici e con la rivista Pangea.

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